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In Borgogna in houseboat – una lenta vacanza

Una breve vacanza in Borgogna

Perchè scegliere l’house boat?

E’ la passione per il fiume e per l’avventura che ti portano a scegliere di girare la Borgogna in houseboat. Il fiume è fantasia, fuga, favola, come quella di Tom Sawyer, come le piroghe degli indigeni. E avventura lo è davvero, anzi forse assomiglia di più ad un corso di sopravvivenza, soprattutto per chi è abituato alle comodità di un hotel di medio livello. La Borgogna è una bellissima e verde regione: dall’acqua rallenta, la guardi con tranquillità, senza fretta. E mentre galleggi, il verde esplode.

Navigare lungo i canali

tra borghi e chiese

Visitare la Borgogna in houseboat è molto suggestivo: si naviga lentamente lungo i canali costruiti tra il Seicento e l’Ottocento per collegare i grandi corsi d’acqua francesi (circa 1200 chilometri), tra antichi borghi con torri melate, castelli, foreste. E’ una fusione tra storia e natura nella quale non si distinguono i contorni dell’una o dell’altra. Le pareti dei palazzi antichi si specchiano nel verde del fiume ricamato dagli alberi. Per festeggiare questo matrimonio si sfruttano le soste gourmand nei ristorantini a pelo d’acqua.

Si impara in fretta a navigare

nella giusta stagione

Per prendere confidenza con la houseboat bastano poche (lunghissime) ore e poi sembra naturale seguire la corrente del fiume nel silenzio disturbato solo dal leggero borbottio del motore. Le stagioni ideali per visitare la Borgogna in house boat sono sicuramente la primavera o l’autunno, per la mancanza di zanzare, il clima mite e il turismo ridotto. Con meno barche in acqua è più facile e veloce navigare lungo uno dei numerosi canali, fermandosi solo per superare le chiuse controllate dagli éclusier, i responsabili delle manovre delle saracinesche metalliche che regolano il livello dei fiumi.

Da dove si parte?

come si naviga?

Una delle partenze possibili è quella da St. Jean de Losne, un villaggio all’incrocio tra la Saone, capitale di Bourgogne e il Doubs, per scoprire i laghetti e i vigneti che annunciano Brazei en Plaine, a due ore di navigazione. Sull’argine, all’altezza dei villaggi, si trovano comodi ormeggi. Da qui vi consiglio di fare un’escursione in bici, noleggiabile sul posto, fino all’Abbazia di Citeaux. Andando verso nord, in poche ore si arriva a Digione, antica capitale della Borgogna, con la cattedrale di Notre Dame, il palazzo dei duchi di Borgogna e il Musée des Beux Art, il più importante in Francia dopo il Louvre. Tornati a bordo si segue il canale fino a Pont D’Ouche, dove, superata un’ansa, appare un piccolo villaggio di case medievali dominato da una fortezza del XV secolo: Chàteauneuf en Auxois, una delle più affascinanti della Francia, luogo magico di antichi cavalieri.

 

Scegliere il tragitto ideale

scegliere l’houseboat

I tragitti sono moltissimi e basta scegliere quello che più assomiglia alla vostra personalità o che include i vostri interessi, storici o naturalistici. Le houseboat sono piccole e abbastanza spartane: quelle per quattro persone hanno due cabine (una matrimoniale e una doppia)  un bagno/doccia, una cucina attrezzata e un posto di pilotaggio per chi vuole prendere parte attiva all’avventura. Bisogna in ogni caso sapersi adattare, gli spazi sono davvero ridotti. Ma tutto ha un prezzo: cresce il budget, crescono gli optional e gli spazi a bordo. Gli animali sono sempre benvenuti così i nostri amici possono accompagnarci in navigazione.

Una vacanza lenta

cullati dal fiume

Ma sia che si scelga una houseboat “basic” che un mini yacht, seguire il lento rito delle chiuse, navigando lentamente seguendo ritmi insoliti a quelli a cui siamo abituati può inizialmente lasciarci smarriti. In alcuni tratti anche il cellulare si ammutolisce. Ma superato il primo momento, la nuova cadenza degli eventi ci coinvolge e ci culla. Quella sensazione che ci pervade nel liquido rumore e nel verde antico del bosco si chiama relax.

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6 commenti

  1. itineraricamper dice:

    Fatta anche noi l’esperienza house-boat: Canal du Midi a Pasqua (niente zanzare per fortuna!). I bambini sono rimasti entusiasti e noi pure.

    1. Quasi un corso di sopravvivenza! Anche in Italia è molto bello. Ho fatto il Delta del Po fino quasi a Venezia. Per questo basta un weekend e con i bambini è bellissimo.

  2. Anch’io ho fatto un’esperienza simile ma in Portogallo sul lago Alqueva. Indimenticabile 😉

    1. Meravigliosa, con un pigiama di autan!!! Zanzare come se piovessero!!

  3. Stupendo, mi piacerebbe tantissimo! Meglio primavera o estate secondo te?

    1. Mi devo scusare Chiara per non aver risposto al tuo messaggio: era finito tra gli spam e me ne sono accorta solo oggi in un impeto di pulizia. Dopo due anni è grave! Beh, meglio tardi che mai! Comunque ti consiglio la primavera. L’umido è meno… bagnato. Il repellente per gli insetti è un must! (anche se spero che in questi due anni tu abbia già affrontato l’esperienza). Ancora scusa…

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