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Ginnastica in aereo

C’è chi dorme e c’è chi passeggia

Chi di voi fa ginnastica in aereo? Chi si applica diligentemente ed esegue movimenti salutari per favorire la circolazione del sangue? Perchè è proprio questo il problema. Voli intercontinentali sempre più lunghi e gambe ferme per molte ore. Tra gli addetti ai lavori se ne discute da almeno un ventennio, da quando si sono verificati i primi casi accertati. Ma della cosiddetta trombosi venosa profonda, la pericolosa formazione di coaguli nel sangue, favorita dai lunghi periodi di immobilità, si è sentito parlare spesso da giornali e televisione. Gli studi in materia collegano sempre più il fenomeno alle condizioni di volo e alla posizione, quasi rattrappita, nella quale i sedili degli aerei, costringono, soprattutto in certi settori, durante i lunghi tragitti intercontinentali.

Si chiama Dvt: sindrome da classe economica

La Dvt, deep vein thrombosis, o “sindrome della classe economica” comincia a fare paura soprattutto per l’ampio raggio di soggetti potenzialmente esposti al pericolo. Con l’aumento del numero delle persone che compiono viaggi intercontinentali e con il progressivo allungarsi di voli senza scalo, sembra che il rischio di esposizione alla Dvt sia destinato ad assumere proporzioni allarmanti. Ma quali sono esattamente i rischi e da che cosa sono indotti? La mancata attivazione dei muscoli delle gambe, senza una salutare ginnastica in aereo per periodi prolungati può indurre, nei casi peggiori, la formazione di coaguli sanguigni che, se raggiungono i polmoni, possono causare un’embolia. Alcuni esperti sostengono che sia a rischio addirittura un passeggero su venti. Le compagnie aeree insistono che una persona in normali condizioni di salute non corre alcun pericolo ma già alcune di loro hanno inserito una nota sulla Dvt fra il materiale informativo sulla sicurezza a bordo.

Nessun allarmismo: facciamo ginnastica e quattro passi!

Non allarmiamoci troppo e condisideriamo però la verità che un lungo periodo di totale infermità per il nostro corpo è comunque una situazione anomala e soprattutto poco salutare. Bastano pochi minuti (e durante i lunghi voli ne abbiamo molti da utilizzare) per fare una sana ginnastica in aereo. Ho spulciato qua e là e vi riepilogo una serie di movimenti poco impegnativi. Sono sette e sono fattibili tutti dal sedile indipendentemente dalla posizione in aereo e, soprattutto, indipendentemente dal vostro vicino.

Sette esercizi in aereo

Esercizio 1 per le gambe

Questo esercizio si compie in tre fasi sucessive. Si comincia tenendo entrambi i talloni ben poggiati a terra, con le punte dei piedi sollevate il più possibile. Si riportano le piante dei piedi aderenti al suolo e si  sollevano i talloni più che si può, mantenendo le punte dei piedi appoggiate a terra. L’esercizio va compiuto di seguito, con movimento continuo, nel complesso le tre fasi devono durare circa 30 secondi.

Esercizio 2 per le spalle

Anche questo esercizio va compiuto tenendo i piedi poggiati a terra. Piegare le spalle in avanti e successivamente spingerle verso l’alto, poi indietro e infine verso il basso, compiendo un delicato moto circolare.

Esercizio 3 per il collo

Con le spalle sciolte, piegare la testa di lato, quindi ruotarla dolcemente in avanti e poi indietro mantenendola ferma in ciascuna posizione per circa cinque secondi. Ripetere l’esercizio almeno cinque volte.

Esercizio 4 per le caviglie

Sollevare i piedi da pavimento e compiere un cerchio con la punta delle dita, con un piede in senso orario e con l’altro in sento antiorario. Invertire quindi il senso e compierlo in ciascun senso per 15 secondi.

Esercizio 5 flessioni

Con i piedi poggiati a terra e la pancia in dentro, piegarsi lentamente in avanti, facendo scorrere le mani sulle gambe fino alle caviglie. Mantenere la tensione per 15 secondi, quindi raddrizzarsi lentamente.

Esercizio 6 per le ginocchia

Sollevare una gamba alla volta tenendo il ginocchio piegato e contraendo contemporaneamente i muscoli della coscia. Muovere alternativamente le gambe e ripetere 20-30 volte per gamba

Esercizio 7 per le ginocchia

Piegarsi leggermente in avanti, stringere le mani intorno al ginocchio e portarlo verso il petto. Tenere in tensione per 15 secondi quindi riportarlo a terra. Alternare le gambe e ripetere per 10 volte.

Sarà da aggiungere qualche passeggiata lungo i corridoi e tanta acqua. Tutto sommato qualche movimento non fa male e quieta l’animo di ansiosi e di ipocondriaci. Per i sereni viaggiatori, soliti ad appisolarsi al decollo per svegliarsi all’arrivo, non posso che manifestare tutta la mia ammirazione e invidia. Per quelli come me, che non dormono ma che, senza alcun timore per la salute, seguono il piccolo aereo sulla mappa intercontinentale del computer di bordo in countdown per l’arrivo, consiglio un po’ di movimento che distrae e impegna qualche minuto.

A tutti buon viaggio!

 

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6 commenti

  1. In volo indosso i gambaletti elastici, faccio esercizio e bevo molto.. ho il terrore della trombosi venosa. Forso sono esagerata ma prevenire è meglio che curare 😀

    1. Bisogna cercare di muoversi più che si può. Ma che invidia quelli che si accasciano e dormono per otto ore in posizioni impossibili…

  2. Se non faccio ginnastica, se non mi alzo spesso e se non bevo tanta acqua quando arrivo a destinazione mi ritrovo i piedi gonfissimi e non ho questo problema solitamente a terra. Quindi gambe in spalla e… 1 2 3

    1. Se riesco cammino avanti e indietro per l’aereo. Però, anche da seduta, mi muovo di continuo. Il prezzo dell’immobilità è non riuscire più a infilare le scarpe!

      1. Ahimè si! Ora capisco gli inglesi che viaggiano con le infradito

        1. Poca classe e alluci gonfi!

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