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Due passi nel Giardino della Kolymbethra

Vicino ad Agrigento 

Nella valle dei Templi

Il Giardino della Kolymbethra è uno spazio verde di 5 ettari nel centro della Valle dei Templi di Agrigento. Già tra gli antichi era un luogo noto per le sue peculiarità: se ne trovano descrizioni negli scritti dello storico Diodoro Siculo e tra scrittori contemporanei come Pirandello. Kolymbethra in greco significa piscina, luogo dove si nuota, probabilmente per via di un bacino che raccoglieva le acque sotterranee dello sperone roccioso. Probabilmente il bacino è stato costruito dal tiranno Terone, che aveva promosso una politica agraria basata su un’efficiente rete idrica. Nel V secolo a.C. sorgeva qui la greca Akragas (oderna Agrigento), che all’apogeo della sua potenza eresse i grandi templi che si ammirano ancora oggi.

Giardino della Kolymbethra

Un paradiso siciliano

gestito dal FAI

Per anni l’intera area è stata abbandonata, fino al 1999, quando la Regione decise di affidarla alle cure del FAI, Fondo Ambiente Italiano. Da quel momento venne ripulita, potata e piantumata con alberi endemici. L’aspetto aggrovigliato di abbandono venne sostituito da un piccolo paradiso siciliano, che, con il tempo è diventato un luogo di grande interesse archeologico e naturalistico. Grazie al ripristino del FAI sono stati scoperti alcuni ipogei ed è stato agevolato il cammino fino al Tempio di Efesto, ancora ben conservato e più antico del Partenone.

Tempio di Efesto

Alberi da frutto

Un agrumeto siciliano

Il Giardino della Kolymbethra si sviluppa come un vallone tra il Tempio di Vulcano e quello di Castore e Polluce, di cui si intravedono le colonne. Nel fondovalle si trova l’agrumeto: arance, limoni, mandarini, cedri e pompelmi o antiche varietà oggi in disuso come le lumie, limoncini profumatissimi, mescolati a fichi d’india, melograni, noci, sorbi. Sulle pendici ci sono viti, mandorli e olivi secolari, mentre nelle zone più impervie si è sviluppata una macchia mediterranea con giganteschi mirti. 

Giardino della Kolymbethra

Un tesoro paesaggistico

Grazie al FAI

Tutti gli obiettivi del Fai sono stati raggiunti: è stato ripristinato il vecchio impianto agricolo, tutto il sistema di irrigazione, i terrazzamenti e i percorsi. Il restauro ha fatto diventare il Giardino della Kolymbethra una piacevole sosta lungo l’itinerario archeologico classico siciliano. L’accesso al Giardino della Kolymbethra è a circa 50 metri dal Tempio dei Dioscuri, all’interno dell’area monumentale. Dopo due passi il profumo di agrumi ti riempirà cuore e polmoni. Tutto merito dei volontari del FAI che ogni giorno dedicano tempo e fatica a questo eden storico e odoroso.

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