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Il cammino delle tartarughe in Oman

L’Oman è speciale

tanta attenzione alla natura

L’Oman è un paese molto particolare, in corsa con il progresso, pieno di contraddizioni. Ma sono proprio questi aspetti ambivalenti che lo rendono così speciale. Lo immagini un paese austero, lussuoso e completamente rivolto al futuro e al materiale. In realtà l’Oman è attento al suo patrimonio naturale, mare, deserto e montagne, e lo protegge con cura, facendosene vanto con i turisti, come un padre amorevole.

Il suo mare

Le sue tartarughe

Una delle più belle escursioni da fare in Oman è senza dubbio quella a Ras Al Jinz, la spiaggia delle tartarughe. Il ritrovo è alle dieci della sera vicino al mare, Ras Al Jinz è il punto più a est di tutta la penisola arabica, a circa due ore di macchina da Muscat. La visita è da prenotare e riservata ad un numero limitato di persone.  Il “tour” non comprende solo l’avvistamento, ma anche le dettagliate spiegazioni di guide esperte che  raccontano delle testuggini verdi, dei loro incredibili viaggi, di come depongono le uova e di quanto sia importante non disturbare mentre scavano.

Il cammino con le tartarughe

di corsa al mare

Poi, alla luce di una  torcia elettrica, ci si incammina verso la spiaggia. Da lontano, nel silenzio, lentamente si sente la sabbia muoversi. E’ un rumore delicato, coperto dalle onde del mare e da un leggero vento. Ma la guida lo fa notare e alla fine lo sentiamo tutti. La guida si avvicina a una grossa buca illumina una femmina da dietro mentre le uova cadono nella fossa. Ci spiega che la luna nuova è ideale c’è meno pericolo che un predatore si avvicini e divori i neonati, pertanto sarà una tartaruga fortunata, con una prole protetta dal cielo.

Migliaia di tartarughe

sotto la sabbia

Lungo queste baie (ma anche sull’isola di Masirah) da settembre a gennaio nidificano fino a tredicimila tartarughe: ognuna in più covate depone un centinaio di uova, le ricopre di sabbia e si getta in mare. Ritornano ogni due o tre anni, dopo un viaggio di migliaia di chilometri. Fra le quattro specie di tartarughe che arrivano in Oman c’è la celebre “caretta caretta” di colore verde, ricercata per la carne e per le uova. Per proteggere la “caretta caretta” e le altre tartarughe, nel 1989 il governo omanita ha trasformato 42 chilometri di costa nella superprotetta Ras al Hadd Turtle Reserve.

Vale la pena farci un giro

Intanto, al largo di Muscat nuotano balene e delfini, mentre disseminati per il paese altri parchi difendono il leopardo, il lupo arabo, l’emitrago (una capra selvatica) e l’orice, l’antilope dalle lunghe corna salvata in cattività e  reintrodotta con successo nel proprio ambiente naturale. Non solo monumenti e centri commerciali, ma storia e natura. Vale la pena farci un giro.

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3 commenti

  1. Un Oman inaspettato che mi ha incantato. Con la speranza di poterci andare al più presto e vivere questa esperienza

    1. L’Oman è meraviglioso, ottima meta per i mesi invernali ma ti sconsiglio i mesi più caldi (perchè vedrai meno cose…). E’ un viaggio facile, te lo consiglio!

      1. Grazie mille. Quando potrò approfittero della tua gentilezza per tutte le dritte!

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