Quando ci arrivi non puoi fare a meno di resistere: devi provare ad immergerti perché non ci sono solo pesciolini colorati con cui giocare sul fondale di quel pezzo del Mare dei Caraibi ma riposano da molti di anni numerosi relitti, i relitti di Anguilla. Sono molti e facilmente visitabili, perché sono appoggiati su bassi fondali sabbiosi, raggiungibili anche dai sub meno esperti. Basta buona volontà, qualche lezione, un minimo buona attenzione e una buona guida e puoi nuotare sopra lo scheletro di un vecchio gigante del mare.
Ora isola dei Vip
Poco frequentata nel passato
Un tempo Anguilla era conosciuta solo dai marinai più esperti, che la evitavano prudentemente. Quelli più imbranati, che ne sottovalutavano i pericoli, finivano con l’incagliarsi nella barriera corallina o col naufragare sui bassi fondali, regalando così a pesci, molluschi, crostacei e subacquei dei veri e propri luna park sottomarini a forma di nave, i famosi relitti di Anguilla. Non pochi a giudicare dagli opuscoli in vendita nei negozi di souvenir, elenchi meticolosi di piccoli e grandi disastri navali che datano dal 1628 al 1995 una quarantina tra vascelli, galeoni, brigantini, mercantili e navi cargo dalle marine dei più diversi paesi, colati a picco e diventati decorazioni da acquario.
La Sarah
La Sarah è il più grande relitto a circa 20-25 metri sott’acqua. Affondò a causa dell’uragano Klaus: la nave si chinò su un fianco vicino a Sandy Ground e lo scafo si riempì di sabbia, senza più possibilità di recupero. Sei mesi dopo fu rimorchiata e portata al suo attuale posto. Visitare il relitto è incredibile: è completamente intatto e soprattutto diritto. Alcune ampie aperture permettono la visita subacquea a tutti i ponti mentre pesci colorati e coralli adornano il gigante grigio.
El Buen Consejo
E’ uno degli storici relitti di Anguilla: affondò nel1772 mentre si dirigeva in Messico con a bordo alcuni francescani e un carico di cotone, bestiame, libri religiosi e oggetti in bronzo da utilizzare per convertire i pagani al cristianesimo. E’ un relitto protetto, sommerso in un parco marino controllato: la rimozione di oggetti è rigorosamente vietata. Sono meravigliosi i cannoni e le palle ancora immobili sul ponte. I sub si riempiono gli occhi (e solo quelli) di oggetti storici, come medaglioni, tamburi e arredi.
L’Oosterdiep
Anche questo relitto di Anguilla si trova in un parco marino protetto anche se non fa parte della storia antica: fu affondato deliberatamente nel 1990 ed ora si trova a circa 22 metri di profondità. La particolarità di questo relitto è che si è trasformato nell’habitat ideale per centinaia di specie di pesce e di coralli.
Ida Maria
E’ un relitto di Anguilla destinato a sub qualificati, anche se la sua profondità non è elevata, solo 20 metri, perché non è facile da trovare. Fu irrimediabilmente danneggiato durante l’uragano Klaus e in seguito affondato su una scogliera tra l’isola di Sandy e l’inizio della profondità oceanica. Il mare lo ha accolto e circondato di coralli e di pesci.
Catheley H
Questo relitto, distrutto da un incendio e poi affondato nel 1993, è rimasto in posizione verticale. Ha una particolarità curiosa: in ottobre o novembre è un continuo agguato di polpi e aragoste. Durante il resto dell’anno è un paradiso subacqueo di pesci e coralli.
Commercio
E’ un’altra nave affondata di proposito per creare una barriera artificiale dopo i danneggiamenti dell’uragano Klaus. La nave, piena di automobili e automezzi vari nasconde aragoste gigantesche. La vita nella nave è attiva e agitatissima, compresi pesci spada e barracuda.
Emozione sommersa
paura e curiosità
Ogni immersione è diversa, emozionante e profuma di passato e natura. Sott’acqua ci si muove facilmente, con buone guide e in piena sicurezza. Fanno un po’ paura questi giganti addormentati sul fondo del mare azzurro, i relitti di Antigua inquietano con pontili arrugginiti e vecchie catene adagiate sula sabbia. Ma quando si riemerge, tra le leggere onde e la sabbia bianca si arriva alla immediata conclusione che la scelta di morire in questo luogo è pienamente condivisa.
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2 Comments
Falupe 1 Ottobre 2017 at 22:56
Meraviglioso, adoro vare immersioni sui relitti. Hanno molto da raccontare; basta osservarli e ti rivelano tragiche storie del passato.
paola 1 Ottobre 2017 at 23:42
Specialmente se non sono profondissimi… non sono così coraggiosa sott’acqua!