Ci si va e spesso non si torna
paradiso verde
Sri Lanka è un’isola che non si dimentica, che lascia il segno: non a caso un costante numero di europei continua a trasferirvisi, discendenti delle famiglie che vivevano qui nel periodo coloniale o semplicemente visitatori che decidono di tornare e rimanervi. Nell’Ottocento i signori inglesi abbandonavano l’India coloniale per stabilirsi nelle piantagioni di tè in Sri Lanka, tra le colline.
Mille piantagioni
mille dimore storiche
Ai numerosi europei che vanno e non tornano si deve la ristrutturazione di numerose dimore storiche che ora vengono aperte ai viaggiatori. Si tratta di ville coloniali dislocate lungo le spiagge più belle, sontuose residenze che sorgono sulle colline intorno alla vecchia capitale Kandy, oppure plantation house, le case in cui vivevano i signori delle piantagioni di tè in Sri Lanka, nel cuore di splendide tenute dove, ancor oggi, si raccoglie il famoso Broken Orange Pekoe, una delle migliori varietà della bevanda simbolo dell’Impero Britannico.
Tante grandi ville
tra la vegetazione
Queste grandi ville si trovano in aree sicure, lontane dalla regione settentrionale dell’isola, anche se dal 2009 tutto è tornato tranquillo dopo trent’anni di guerra civile durante la quale, la parte nord dell’isola era il quartiere general del movimento indipendentista Tamil. Le ville si possono affittare, o prenotare come un piccolo albergo per una o più notti. Offrono il fascino delle atmosfere ottocentesche, un servizio personalizzato e la possibilità di scoprire le zone più interessanti dell’isola evitando tour bus e albergoni.
Andate a cercarle su Google!
meraviglie per sognare
Vi consiglio di visitarle, almeno virtualmente per rendervi conto di quanta eleganza e bellezza ci si possa circondare per il tè delle cinque. Posso consigliarvi la Sun House, il Kandy Cottage e la Stone House, ma ce ne sono moltissime altre. Fatemi sapere…