Quartiere simbolo di integrazione
il barrio Lavapies
Se passi da Madrid devi visitare il barrio Lavapiés, famoso per la sua unicità e simbolo di integrazione, quintessenza della metamorfosi. L’identità del barrio Lavapiés è inafferrabile, una ventina di strade incuneate nel centro di Madrid, a pochi passi da Reina Sofia e dal Prado, i musei più famosi della capitale. Qui non c’è la movida di Malasana, non è la Chueca né Latina. Questo barrio ha una sua fortissima e particolare identità identità.
Un quartiere rinato
i suoi vicoli artistici
E’ stato il quartiere più autentico e popolare. Poi il barrio Lavapies è stato il più degradato. Quando le sue case fatiscenti costavano prezzi stracciati è diventato rifugio di immigrati che lo hanno trasformato in laboratorio dove sperimentare una convivenza serena. Verso la fine degli anni ’90, ha seguito un ulteriore cambio di rotta. Grazie alla ristrutturazione voluta dal Comune, che gli ha restituito parecchio dell’antico smalto, sono accorsi scrittori, studenti, professionisti e artisti, calamitati dall’atmosfera crepuscolare dei carrers, i suoi vicoli caratteristici.
Distretto d’arte
con negozi multietnici
Così oggi, il barrio Lavapiés è un concentrato di energia in evoluzione incessante. E si è autoproclamato nuovo distretto dell’arte madrilena. Negozi, centri culturali, studi fotografici e negozi sospesi tra l’etnico e l’artistico. E se lo shopping e la passeggiata mettono fame si va di tapas e musica nei vari bar e taverne da visitare tutte per le decorazioni oltre che per il cibo.
Il mercato della domenica
artigianato del mondo
Infine, la domenica è obbligatorio un giro al Rastro, che da sempre è “il” mercatino delle pulci di Madrid con bancarelle con l’artigianato del mondo oltre che le bandiere con il toro e le magliette con stampe spagnole. Sotto il cielo di Madrid si incrociano e si salutano diverse etnie e religioni, tutte nel nome dell’arte. Fare un giro al barrio Lavapies è una lezione di vita. O lo ami o lo odi, io lo adoro.