Cosa vedere alle isole Andamane

Perchè le isole Andamane?

Si va in vacanza alle isole Andamane principalmente per il mare. Spiagge bianche, sole e acqua trasparente richiamano turisti da tutto il mondo. Effettivamente le meraviglie naturali di queste isole sono incredibili, ma nascondono anche qualche interessante luogo storico e alcune particolarità curiose da non perdere. Cosa vedere alle isole Andamane? Facciamoci un giro virtuale. E se decidete di fare un giro reale, saprete che cosa vi aspetta.

Una delle spiagge migliori del mondo

Per trovare la migliore spiaggia asiatica e una tra le prime del mondo bisogna andare ad Havelock, un’isola nel Golfo del Bengala a circa due ore di barca veloce da Port Blair, coloratissimo porto indiano (da vedere assolutamente). L’isola è incantevole, intatta e selvaggia: ciò è possibile grazie alle politiche ecologiche degli amministratori del territorio. La gestione ecosostenibile di tutte le attività, l’attenzione per la natura e il rispetto per l’ambiente, rendono Havelock un vero e proprio paradiso. Tutti i resort dell’isola, a ridosso delle spiagge, sono molto semplici ed essenziali, ma soprattutto a bassissimo impatto ambientale. Bisogna adattarsi, ma in un contesto simile è davvero facile. La spiagge migliori sono la Number 7 e quella di Radhanagar: sono bianche, incontaminate ma spesso affollate. A Elephant Beach non è raro riuscire a nuotare con qualche elefante che, come i turisti, arriva a riva e cerca refrigerio nel mare trasparente. In caso di latitanza di pachidermi (non sempre si fanno vedere), lo spettacolare snorkeling sarà una consolazione.

Le due gemelle

Tra le cose da vedere alle isole Andamane, consiglio vivamente le due isole gemelle Ross e Smith. La caratteristica principale è il cordone di sabbia che le unisce, percorribile con la bassa marea. E’possibile camminare da un’isola all’altra sfiorando l’acqua con il mare a destra e sinistra. E’ un’esperienza unica. Grazie alla presenza di intricate foreste di mangrovie, sono luogo di nidificazione di molte specie aviarie e luogo preferito per la deposizione delle uova delle tartarughe (anche se è molto difficile vederne).

La storia a Ross Island

Ross Island è una grande sorpresa, un museo in mezzo al mare che riporta al periodo coloniale inglese. La natura con il tempo ha riconquistato spazio, coprendo resti e costruzioni con piante rampicanti. E’ la sua vittoria sull’uomo e ne godono cervi e pavoni che spesso vi accompagnano durante la visita.

I vulcani di fango

Si tratta di vulcani innocui, piccole montagnole di fango borbottante. Li puoi vedere a Baratang, dopo un percorso di un’oretta in fuoristrada e una bella camminata da Port Blair. L’effetto visivo non ripaga totalmente il viaggio, perché si tratta di vedere qualche bolla uscire da un cumulo di argilla. Anche in Italia ne abbiamo molti, in Emilia Romagna, in Sicilia, ma vederli in questa isola sperduta nel Golfo del Bengala provoca un sentimento primordiale. Il centro della terra respira e il suo fiato (in realtà sono idrocarburi) spingono il fango all’esterno.

Un giro nelle grotte calcaree

Tra le cose da vedere alle isole Andamane ci sono le grotte di calcare, vere cattedrali naturali. A Baratang sono meravigliose e ci si arriva dopo un lungo percorso in barca attraverso una intricata foresta di mangrovie. Già il viaggio merita l’escursione, l’arrivo poi è sensazionale. Stalattiti e stalagmiti di calcaree disegnano le pareti e il soffitto di queste fresche cavità. E’ importante indossare scarpe adatte, perché il terreno è davvero scivoloso. Qui puoi trovare uno dei cibi più costosi al mondo, i famosi nidi di rondine, costruiti nelle grotte da rondini endemiche, gli swiftlet, e cucinati al vapore per piatti gourmet.

Neil Island

Non può mancare una visita all’isola di Neil, più piccola e meno trafficata della principale. Qui è un po’ tutto più fermo, più a misura “di natura”. A Neil alcune spiagge sono poco accessibili, piene di formazioni rocciose appuntite e a volte taglienti. In una di queste spiagge (la Beach 2) c’è un arco naturale, bellissimo, avvicinabile solo con la bassa marea. Le altre spiagge hanno la sabbia dorata e la pace e la tranquillità che uno si aspetta in un viaggio alle isole Andamane.

Parco Nazionale Mount Harriet

Da Port Blair puoi raggiungere in fuoristrada il punto punto più alto delle isole Andamane, il Parco Nazionale del Monte Harriet, alto poco più di 350 metri. E’ una zona selvaggia caratterizzata da un grande biodiversità, in particolare uccelli. Il trekking è esaltante, tra alberi altissimi e uccelli colorati. Da alcune torrette si possono fare ottime foto o fare avvistamenti improvvisi, ad esempio qualche cervo.

Il Mahatma Gandhi Marine National Park

A pochi chilometri di da Port Blair troviamo Wandoor, luogo incantevole e inizio di una zona estremamente protetta a tutela delle specie endemiche di pesci, rettili, uccelli e soprattutto coralli, in lenta ripresa dopo la catastrofe subita nel 2004. Nulla è lasciato al caso, tutto è regolato e sorvegliato: è necessario chiedere un permesso per poter entrare nella foresta. Fanno parte del parco alcune isole, come Jolly Buoy e Red Skin, sulle quali è permesso sbarcare e fare snorkeling liberamente.

Il carcere di Port Blair

E’ da visitare, per rendere onore alla lotta per l’indipendenza dell’India. Costruito dagli inglesi, è un luogo triste e sinistro nel quale sono stati commessi omicidi e torture contro i prigionieri politici, favorevoli all’indipendenza. I prigionieri portavano pesanti catene e lavoravano in turni massacranti in cambio di poco cibo, acqua e frustate. Le fotografie e le documentazioni raccolte nel museo testimoniano uno dei periodi più neri della politica inglese e sono di monito a tutti sulle brutture del colonialismo.

Vita e morte nel mare

Le isole Andamane sono un paradiso lontano, poco contaminato dall’uomo, ancora abitato da popolazioni lontane da ogni tipo di progresso, ma pesantemente toccato dalla natura. Nel 2004 un’enorme onda ha colpito l’arcipelago causando morte e distruzione. Ma la natura non si autodistrugge: a distanza di anni il mare si sta rigenerando e la vegetazione ha ricominciato a crescere rigogliosa. Il mare che è stato causa di morte ritorna ad essere una fonte di vita per i pescatori e per il turismo. La natura distrugge ma ricrea. Noi facciamo lo stesso? Andiamo alle isole Andamane, ma con grande rispetto.

 

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4 Comments

Le isole Andamane sono da sempre nella mia bucket list ma sembrano così difficili da raggiungere fra permessi e altro. Tu come ti sei organizzata per visitarle? Hai dovuto chiedere i permessi molto prima?

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Io ci sono arrivata da New Delhi e con un piccolo aereo sono arrivata a Port Blair. Per entrare in India hai bisogno di un visto e in quell’occasione ho richiesto il permesso anche per le Andamane. Non ricordo esattamente i tempi, ma penso di aver atteso meno di un mese. Adesso la richiesta del visto può essere fatta online e non so, onestamente, se comprende l’arcipelago. In ogni caso, il visto per le Andamane ti consente di spostarti liberamente solo nelle isole autorizzate (sono davvero pochissime). Altro consiglio è quello di affittare una barca almeno un paio di giorni (anche direttamente sul posto) e vederti l’arcipelago dal mare. Per spostarti da un’isola all’altra ci sono traghetti (improvvisati) e a volte devi aspettare ore. Ma ne vale la pena. Serve un po’ di spirito di adattamento: a volte ti sembrerà di partecipare ad un corso di sopravvivenza!

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Ricordo bene il 2004.. un’immane tragedia, sapere che anche nel mare sia ricominciata la vita è davvero una bella notizia, concordo di visitare le isole con grande rispetto della natura

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Il rispetto per la natura dovrebbe diventare una materia scolastica. Purtroppo non ne vedo mai abbastanza.

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