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Navigare da Phuket alle Andamane – faraglioni e foreste

Da Phuket verso il silenzio

le Andamane, preziosi gioielli

Le Andamane sono un arcipelago di isole meravigliose, al largo di Phuket. Ne fanno parte circa 500 isole, molte disabitate e sconosciute, punti minuscoli sulle carte nautiche, ma protetti come gioielli preziosi. I turisti sono pochi e questo è il punto di forza e di salvezza di queste meravigliose isole. Navigare da Phuket alle Andamane è un susseguirsi di espressioni di meraviglia, tra faraglioni e foresti pluviali, getti l’ancora davanti a grotte con meravigliose piscine naturali e spiagge bianchissime.

Si parte! Da Phuket alle Andamane

un breve tour o più giorni

La base di partenza è appunto Phuket dove puoi noleggiare una barca con guida o aderire alle varie escursioni proposte dalle agenzie locali per i tour in giornata o di pochi giorni. Appena salpi dal Marina Haven sulla costa nordorientale di Phuket, ti lasci alle spalle il caos, i ristoranti pieni di turisti e i rumorosi tuk tuk. A sole poche ore da Phuket, tutto diventa silenzioso. Appare come un miraggio la Phang Nga Bay, un’esplosione di faraglioni e pinnacoli verdissimi che svettano dalle acque profonde, vecchi come il mondo. Sono oltre 400, un vero labirinto naturale, una galleria geologica di formazioni rocciose emerse probabilmente dopo un’eruzione vulcanica.

Altre isole delle Andamane

dai libri di avventure

Dopo un paio d’ore di navigazione sulla rotta da Phuket alle Andamane e si arriva alle isole Koh Hong, Koh Lanta, Koh Adang e Koh Lipe. Sono scampoli di terra primitiva e lussureggiante, bagnati dal mare trasparente e pescosissimo, un vero paradiso naturale. Queste meravigliose isole sono ignorate dal turismo dei grandi numeri, sono arcipelaghi dispersi nel Mar delle Andamane visitati da pochi velisti e appassionati di subacquea. Solo pochissimi turisti si spingono  fino alle acque di Adang e alla foresta di Tarutao, attirati dai racconti di Salgari e Conrad, sulle vecchie rotte commerciali e storie di pirati malesi e cinesi.

Navigare tra gli zingari

e pescatori di cetrioli di mare

Da Phang Nga Bay fino alle acque di Langkawi, c’è uno degli itinerari nautici più affascinanti del sudest asiatico: oltre agli isolotti di Phang Nga puoi vedere le anse cristalline dell’arcipelago di Butang o i fiumi limacciosi che risalgono la foresta del Parco nazionale del Tarutao. Puoi soggiornare nei piccoli e spartani resort sulle spiagge deserte di Koh Lanta, avvicinarti alla cultura degli zingari del mare e scoprire i Chao Leh, gli ultimi pescatori di questo secolo a cacciare i saporitissimi trepang (le oloture, meglio conosciute come cetrioli di mare) con bizzarre attrezzature, come un compressore e un tubo di gomma con il quale riempire d’aria i polmoni prima di immergersi a oltre 10 metri di profondità.

Caverne naturali

invisibili dal mare

Koh Phanak è sempre la prima tappa nel Parco Nazionale del golfo di Phang Nga. È sempre pieno di turisti che arrivano con i daily charter da Phuket, ma è difficile rinunciare ad avvicinarsi alla riva. Infatti, solo se ti avvicini alla riva puoi intravedere la fessura di roccia: a piedi puoi raggiungere un cratere d’acqua smeraldo, immobile come uno specchio, e tutt’attorno un sipario di pareti di roccia, radici aeree di mangrovie che s’intrecciano sull’acqua. Tutta la baia di Phang Nga nasconde questi hongs, caverne invisibili dal mare.

Laghi segreti

e foreste tropicali

Anche i faraglioni di Koh Hong sono meta mattutina di tanti turisti. Devi dirigerti verso il laghetto interno: un quadro di natura viva, perfetto anche nell’intensità della luce, resa meno accesa dall’ombra delle mangrovie e dall’oscurità della foresta tropicale che avvolge i pinnacoli. Uno spettacolo incredibile, ancora più intenso per il silenzio e i profumi.

Seguire le maree

per approdare a Koh Klui

Le maree avverse possono essere un problema quando arrivi a Koh Khlui: il flusso può impedire l’approdo alle spiagge perché l’acqua di ritira e lascia scoperto un tappeto di coralli appuntiti e fango, impraticabile anche a piedi. I navigatori esperti sanno quando portarti perché rinunciare alle spiaggette di Kho Khlui è un vero peccato. Sono incredibilmente selvagge e primitive con scimmie che giocano rumorose sulla riva e le rocce lasciate scoperte dalla bassa marea nascondono serpenti e altri animali.

Si arriva a Krabi

un bagno nel suo Golfo


L’effetto Cast Away svanisce qualche miglio più a sud, nel Golfo di Krabi. Le acque si fanno più trasparenti e gli scenari non tracciano più episodi geologici man a mano che si naviga verso un’altra Koh Hong, un gioiello in miniatura con una laguna interna, tra le più grandi della zona. E’ sempre piena di turisti: l’ingresso è stretto, non più di un metro d’acqua che scorre tra due alte pareti di roccia. Qui ci si guadagna il silenzio di una laguna ferma a qualche millennio fa. Qui puoi tuffarti senza esitazione per rispondere ad un richiamo di cui non si conosce l’origine. Dalla parte opposta la spiaggia sembra borotalco e il mare una cartolina preziosa.

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8 commenti

  1. Che bei ricordi mi hai fatto tornare in mente! Io ero stata a Krabi e, da qui, avevo visitato le 4 isole, phi phi islands e hong island! Paesaggi mozzafiato!

    1. La Thailandia è sempre una bella idea!

  2. Libera dice:

    Anche io avevo fatto il giretto in barca . Ma che meraviglia ! Mi hai riportato alla memoria momenti incredibili , le Andamane sono fantastiche.

    1. Se hai visto, conosci la meraviglia di cui parlo.

  3. Scalda il cuore scoprire che ci sono ancora luoghi così belli e autentici che non sono stati rovinati dal turismo di massa. Peccato però andare fino lì e lasciarsi scappare un paradiso così bello! Grazie per avermelo fatto scoprire!

    1. Sono luoghi lontani dal grande turismo, dove ti devi adattare, cibo compreso. Sono però bellissimi.

  4. Amazing island landscape scenery and ocean waters, dear Paola! You visit such beautiful places, and I thank you for sharing!

    1. Thank you! I love these isolated places. Thanks for stopping by!

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