Tac! Prenotato!
E’ meraviglioso quel clic sul taso “invio” quando prenoti un volo: ha un suono diverso, festoso. Sembra una campana di Pasqua il suono dell’arrivo del messaggio di conferma di una prenotazione aerea o di una vacanza completa. Non resta che prepararsi per il viaggio. Ognuno ha abitudini diverse, manie e metodi per arrivare pronti, con itinerari ed elenchi di cose da fare e da vedere. Ogni viaggio ha caratteristiche diverse: pernottamenti, shopping, arte, cultura e storia. Un mondo di differenze da studiare e acquisire. Ho un mio iter personale, una sorta di inserimento a distanza per poterne capire tutte le prospettive. E qui lo condivido.
Informazioni storiche
Comincio da lontano, dalla storia. Le abitudini, le superstizioni e le caratteristiche di un paese dipendono da ciò che ha vissuto, da ciò che la popolazione ha subito e da chi ha governato in passato. Più è stata dura la mano di chi ha comandato più chiuse sono le apparenze. E se l’apparenza appare piatta, bisogna saper scavare per trovare l’animo caldo del paese che non è necessariamente come ce lo aspettiamo. Conoscere la storia significa portare rispetto, capire e comprendere.
Tradizioni e religione
Prepararsi per un viaggio significa avere rispetto per le credenze religiose e i precetti che la riguardano. E’ fondamentale sapere come fare per rapportarsi con un monaco o come si entra in un tempio o una moschea. Alcune tradizioni prevedono determinati gesti o non prevedono alcun contatto. Dobbiamo arrivare preparati, perché non sempre l’attenuante del turista di passaggio ci giustifica. L’arroganza di chi va a casa di altri e si comporta in modo non adeguato è davvero molto fastidiosa.
Ricerca turistica
E si arriva alla programmazione, la mia grande passione. Ogni giorno una cosa da vedere, pianificazioni e tragitti per arrivare a visitare questo o quello. Questa è la parte che preferisco del prepararsi per un viaggio. Entrano in casa cariolate di guide turistiche, leggo avidamente pagine di blogger o informazioni relative a itinerari, attrazioni e mezzi per raggiungerli. Spesso la scelta diventa impegnativa, soprattutto se i giorni sono inferiori all’elenco della mia personale “to do list”. Però è già viaggio, virtuale e immaginario, ma è già viaggio.
Cosa si mangia
Non si arriva in un paese e ci si stupisce delle regole o delle abitudini alimentari. Prepararsi per un viaggio significa fare ricerche sul tipo di alimentazione o sulle bevande tipiche. Di solito cerco articoli di foodblogger o, se possibile, vado nel ristorante che utilizza quel tipo di cucina qui in Italia (anche se non è mai la stessa cosa). E assaggio, abituando il palato ad un gusto oppure barcollo per i gradi eccessivi di qualche bevanda. Lo street food mi appassiona particolarmente e per quello bisogna aspettare di essere lì, e sperimentare. Arrivare preparati significa mangiare e bere senza problemi dove mangiano e bevono i locali, evitando costosi e ibridi ristoranti turistici.
E’ lì la festa?
Mi piace controllare se il periodo della mia vacanza coincide con qualche evento importante o festa tradizionale. Ci sono feste incredibili come la Loy Krathong in Thailandia, gli Highland Games in Scozia o l’Holi in India. Mi è capitato di “tarare” la mia vacanza proprio in funzione di un evento imperdibile.
Preparati i bagagli?
Prepararsi per una viaggio significa portare abbigliamento adeguato alle occasioni e alle esperienze. È’ possibile farlo se si sono considerati i punti sopra elencati. Un pareo per coprirsi, abiti da poter sacrificare per eventi sporchevoli e scarpe giuste sono fondamentali per sentirsi a proprio agio in ogni circostanza. La cosa fondamentale del mio bagaglio è lo spazio: quando parto lascio lo spazio necessario per portarmi a casa qualcosa. Cosa? È l’unica cosa che non programmo!
2 Comments
Sara - Cappellacci a Merenda 12 Luglio 2018 at 21:29
Condivido ogni singola parola, anche io faccio le tue stesse ricerche per prepararmi, e certe volte impiegano anche molto tempo!
Anche per me è un’emozione incredibile premere sul tasto per confermare la prenotazione… E organizzare un viaggio e un po’ già come viaggiare anche se con la mente!
paola 12 Luglio 2018 at 22:43
Il viaggio virtuale non ha profumi e rumori, ma accidenti come mi piace! Ore al computer…