Una vacanza in cammino
Scarpe pesanti e fiato corto
Il Nepal è la destinazione più adatta agli escursionisti e camminatori seriali. Il trekking in Nepal è un’esperienza unica, faticosa e costosa, ma tanto gratificante. Se programmi una vacanza in Nepal, devi partire con bagaglio leggero e scarpe comode: si cammina di continuo e le cose migliori da vedere sono sempre molto in alto, molto lontane o raggiungibili solo a piedi. Camminare è la parola d’ordine ogni mattina. Ma in fondo si va in Nepal proprio per questo!
Meglio organizzarsi
non è una passeggiata
Il trekking in Nepal, quando è ben organizzato, è un’esperienza divertente e puoi scegliere il tipo di percorso secondo le tue possibilità e forze. Ma per quanto sia visitato, il Nepal è ancora un paese poco sviluppato, dove alcune comunità montane sono ancora isolate e i rifornimenti non spesso arrivano. Inoltre, il tempo è mutevole e può coglierti alla sprovvista un’ondata di freddo. Assistiamo ogni anno al recupero di turisti improvvisati dispersi sull’Himalaya nepalese. Per evitare problemi è sempre meglio affidarsi a guide esperte, oppure evitare percorsi troppo impegnativi.
Camminare con una guida
Sicuro e istruttivo
Non è obbligatorio farsi accompagnare da una guida durante il trekking in Nepal, ma vivamente consigliato. Non è solo per la maggiore sicurezza in cammino e il seguito di portatori che renderanno il tuo cammino più comodo, ma durante il percorso le guide ti racconteranno dei luoghi che attraversi, ti aiutano a trovare alloggi e sanno come muoversi in caso di cambio repentino del tempo o calamità naturali. Le guide conoscono la strada a memoria, mentre tu ti devi affidare a mappe non sempre precise, perché il terreno può cambiare di anno in anno per frane o smottamenti. Inoltre hanno con se tutto ciò che ti può servire, soprattutto ciò che tu non sai che può servire.
Capacità di adattamento
Dormire ovunque
Probabilmente avrai già letto delle famose “tea house” del Nepal. Sono l’equivalente dei nostri rifugi alpini, dove potrai soggiornare durante il trekking. Durante il percorso dovrai confidare nella tua capacità di adattamento, perché gli alloggi lungo la strada hanno caratteristiche e livelli molto differenti. In alcuni è necessario anche accamparsi per dormire, in altri troverai lusso, lenzuola morbide e conti salati.
Buon cibo
Cene tradizionali
Tutti i percorsi di trekking in Nepal attraversano campi coltivati e orti rigogliosi: non avrai quindi nessun problema a trovare un pasto caldo ogni volta che ti fermi. Dovrai adattarti anche con il cibo e abituarti a mangiare bhat e noodles quasi ogni giorno. Più sali in montagna e abbandoni i verdi campi, più il cibo diventa costoso, perché confezionato e trasportato a mano.
Il trekking in Nepal
sui sentieri della purificazione
Oltre ai percorsi sportivi, in Nepal esistono una serie di tradizionali pellegrinaggi in luoghi sacri e magici, dove file di bandierine colorate si muovono nell’aria fredda, in una suggestiva atmosfera carica di significati. Sono luoghi persi fra le montagne che rivestono un forte valore simbolico e sono diventati mete sacre.
Il lago ghiacciato
Nell’area centrale del paese, la stessa dove si apre la valle di Kathmandu, a nord della capitale si trova il lago sacro di Gosaikund. Ci si arriva a piedi dal paese di Dumche e, in particolare in agosto, raccoglie folle di devoti pronti a bagnarsi nelle sue acque, che per l’occasione si riempiono di fiori gettati come omaggio. Il rito popolare, di origine induista, si richiama a una leggenda secondo la quale il dio Shiva, distruttore-creatore, nel momento della nascita del mondo ingoiò del veleno: per contrastarne gli effetti si immerse proprio nelle acque ghiacciate del Gosaikund. Ma anche per i buddisti il posto ha una valenza religiosa, perché credono che il fondale ospiti una figura di pietra corrispondente al “bodhisattva della compassione”, Avalokitesvara.
Le grotte di Rachung
Un altro scenario naturale che si carica di misticismo sono le grotte di Rachung, nel circuito dell’Annapurna, diventata un’importante tappa rituale. Gli abitanti della zona considerano lo stupa (cioè il reliquiario buddhista), che si erge all’interno, una sorta di edificazione autogeneratasi per l’intervento diretto degli dei.
Il monastero di Cristallo
Molto venerato è anche lo Shey Gompa, il “monastero di cristallo”, che si incontra percorrendo il circuito del Dolpo, nella parte occidentale del Nepal. Milarepa, il principale santo della tradizione tibetana, qui meditò a lungo, praticando l’ascesi, e qui fondò la sua scuola.
Il luogo natale del Principe Siddharta
Nella regione sudoccidentale del Terai, confinante con l’India, non più montuosa ma ricoperta da una fitta foresta, sorge uno dei quattro luoghi sacri per il buddhismo, imperdibile meta di un devoto almeno una volta nella vita: è Lumbini, città che la tradizione indica come luogo di nascita di Buddha storico, il principe Siddharta, nel 566 avanti Cristo.
Che bello fare trekking in Nepal. Da veri amanti della montagna e del trekking io e il mio compagno lo stiamo sognando da un po’, speriamo di tornare presto a viaggiare! Grazie dei consigli e delle belle foto!
Speriamo di ripartire presto!
Un trekking in Nepal è un’avventura da pianificare accuratamente. Il supporto di una guida locale sarà sicuramente il valore aggiunto che renderà unica l’esperienza. Si viaggia anche per conoscere altre persone e integrarsi con culture differenti.
Le cose che ti racconta la guida non le leggi in nessun libro. Non so cosa si apprezzi camminando senza conoscere le storie, le leggende e le particolarità di un luogo.
Probabilmente non avrò mai il coraggio di affrontare un viaggio come questo, non sono il tipo da trekking e forse faticherei a fare certi compromessi (come accamparsi per dormire). Tuttavia mi rendo conto che in questo modo sto perdendo l’occasione di vedere luoghi magnifici. Bello ed interessante il tuo reportage!
In realtà sono stata quasi obbligata e non ne ero del tutto convinta. Poi ho fatto un percorso facile, adatto alle mie minime forze. E’ stato bellissimo.
Da bambina adoravo Messner quindi queste avventure per me sono sempre state un sogno (che però non ho mai avuto il coraggio di realizzare). Però ho anche un amico che anni fa ha vissuto una brutta esperienza perché aveva deciso di affrontare la scalata senza guida, quindi se mai dovessi decidermi non partirei mai senza una persona esperta che sappia portarmi verso la cima e riportarmi giù sana e salva.
Te la godi di più, perchè sei in sicurezza e hai qualcuno che ti racconta tante bellissime cose…
Non sono una camminatrice seriale ma questo viaggio lo farei. Sono fortemente ispirata dalla voglia di scoprire di più di questo luogo così remoto e conoscere più da vicino la cultura. Non è uno dei primi viaggi in lista ma è nei miei sogni
E’ un viaggio speciale e introspettivo anche stando fermi. Incredibile, ma vero.
Il Nepal non mi ha mai particolarmente incuriosita, ma forse solo perchè lo conosco davvero poco. Chi ci è stato però mi racconta di luoghi magici, tra cultura, spiritualità e paesaggi. Bello!
Sono partita con molte remore e reticenze. E’ stato uno dei viaggi più belli della mia vita. E anche il più profondo.
Sono una camminatrice seriale, come dici tu , ed il Nepal è tra i miei sogni nel cassetto per la sua complessità culturale e per il forte legame tra natura e spiritualità! Confido di poter presto realizzare questo sogno e raccontarti com’è andata!!!
Non vedo l’ora!
Mamma mia che racconto! Mi ispira da tanto tempo, ma temo il genere di fatica di cui parli… Chissà però: potrei fare un percorso breve e poi si vede…
Anche brevissimo! Tutto è meraviglioso!
Grazie per i consigli e le foto di paesaggi che lasciano senza parole!! Il Nepal è una delle prossime mete che mi piacerebbe visitare non appena possibile. Di solito mi piace viaggiare diciamo in modo indipendente, ma in questo caso è chiaro che senza una guida, il trekking non è fattibile. Inizierei con Kathmandu e un giretto nei dintorni 🙂
Dipende quale percorso decidi di fare. Alcuni percorsi possono essere fatti senza guida. Ma ti perdi molto: le guide sono fondamentali per capire cosa stai guardando e come lo devi guardare.
Deve essere un’esperienza unica!!!
Incredibile
<3
Questo deve essere un viaggio straordinario, da fare prima o poi nella vita. Grazie per avermi donato un pezzettino di Nepal con questo articolo Selena
E’ un viaggio pazzesco, faticoso ed emozionante. Ti auguro di viverlo in prima persona.
Percorsi incantevoli e paesaggi da togliere il fiato! Mi piacerebbe davvero tanto esplorare il Nepal attraverso un trek di questo tipo, la camminata è un mezzo speciale per catturare la vera anima del posto!
E’ anche molto faticoso e bisogna essere un po’ allenati. A piedi è tutto diverso: è più lento e assapori di più la strada.
Sono stata in Nepal ed è un luogo che ho amato moltissimo, ci tornerei subito; però purtroppo non abbiamo fatto trkking perchè è una attività troppo dura per noi e siamo stati costretti a rinunciarci.
Anche senza grandi camminate, il Nepal ha il suo perchè. Kathmandù mi è rimasta nel cuore.
Mi piacerebbe molto visitare il Nepal, è un paese davvero unico. Scalare l’Himalaya non è proprio semplice, inoltre, è molto costoso, però dev’essere un’esperienza incredibile che lascia senza parola. Una mia collega l’ha scalato e mi hanno incantato i suoi racconti.
Fai la pace con te stesso e la natura. Splendido
Uno dei miei sogni! <3
Nelle lunghe liste dei viaggiatori…
Diciamo pure infinite 😀
Dev’essere indubbiamente un’esperienza che ti rimane dentro, tra paesaggi mozzafiato e storia. Non è il mio genere sia perché patirei l’alta quota e sia perché non sono un’amante del trekking ma per chi è appassionato credo sia il vertice, l’obiettivo da raggiungere almeno una volta nella vita.
Puoi anche scegliere percorsi semplici ma suggestivi. E’ passato qualche anno: adesso non lo rifarei.