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Usanze e tradizioni dell’Epifania nel mondo

Una festa molto antica

con origini pagane

L’Epifania è una festività cristiana, celebrata da tutte le chiese occidentali e orientali: il suo nome deriva dal greco antico e significa “manifestazione“. Secondo le Scritture infatti, è il giorno in cui Gesù si manifesta al mondo, con l’arrivo dei Re Magi alla capanna. Per la chiesa orientale invece è il giorno del Battesimo di Gesù, altro modo per “manifestarsi”. L’Epifania ha un risvolto malinconico, poiché corrisponde all’ultimo giorno di vacanza del lungo periodo natalizio, ma è comunque festeggiata in pompa magna in Italia e nel mondo. Le usanze e le tradizioni dell’Epifania sono infatti moltissime e curiose.

Immagine da Pixabay

A cavallo di una scopa

tradizioni dell’Epifania in Italia

Spesso succede che i riti cristiani si mescolino con antiche tradizioni pagane. Le tradizioni dell’Epifania, infatti, sono state contaminate da usanze antichissime, tutte dedicate a propiziare raccolti e benessere. Si credeva infatti che nelle dodici notti dopo il solstizio d’inverno, alcune figure femminili svolazzassero sui campi per rendere fertile il terreno. Il mito della donna che vola su una scopa è nato proprio da questa credenza ed ha avuto risvolti diversi, alimentando positivamente la fantasia delle tradizioni dell’Epifania, o negativamente durante la caccia alle streghe. La vecchina benevola, la nostra Befana, è vestita di stracci e rappresenta il vecchio anno. In molti regioni italiane si brucia un fantoccio in un rogo pubblico, per cancellare brutture e paure dell’anno appena passato, mentre la scopra rappresenta la pulizia e una nuova rinascita.

Dolciumi e giocattoli

Tutto in una calza

Perché tra le tradizioni dell’Epifania c’è una calza? Le origini di questa usanza sono contrastanti, contese tra il sacro e il profano. Da una parte la leggenda per la quale i Re Magi chiesero informazioni a una vecchietta per trovare la capanna di Gesù e che la stessa si mise a cercarlo portando con se molti dolci. Non sapendo quale fosse il neonato eletto, lasciò nelle calze di ogni bambino qualche dolce. La leggenda profana, invece, coinvolge Numa Pompilio, che era solito lasciare una calza in una grotta per ricevere doni da una Ninfa. In ogni caso, le calze della Befana sono una grande tradizione dell’Epifania tutta italiana. E il carbone? Viene considerato una punizione per i più monelli: in realtà ha un significato profondo. Il carbone rappresenta il rinnovamento stagionale e il camino dal quale proviene, rappresenta il collegamento tra terra e cielo.

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Re per un giorno

tradizioni dell’Epifania in Francia

In Francia il 6 gennaio è il giorno dei Tre Re: nessuna calza e nessuna vecchina che svolazza dalla Costa Azzurra alla Normandia. Si festeggia questa giornata con una tradizione speciale, un dolce tipico e molto curioso, il “gâteau des Rois” (“dolce dei Re”). Si tratta una pasta sfoglia cotta al forno, all’interno della quale si nasconde una fava secca. Per decorare il dolce si usa una coroncina di cartone e il fortunato che trova il legume nascosto sarà proclamato re della giornata e potrà indossare la corona per tutto il giorno. La tradizione dell’Epifania francese vuole che sia il più vecchio della famiglia a tagliare il dolce, mentre il più giovane, senza guardare, possibilmente nascosto sotto il tavolo, decida a chi vanno le varie fette.

Sfilate e cortei

tradizioni dell’Epifania in Spagna

L’Epifania è una festività molto sentita in Spagna. Non è una tenera vecchina a portare dolcetti e regali, ma sono i Re Magi, a cavallo dei loro cammelli. Infatti, la sera del 5 gennaio si organizzano numerose sfilate su carri decorati nel cuore delle città spagnole, la famosa Cabalgata de Reyes. Al rientro a casa, i bambini si preoccupano della sete e della fame dei Re Magi e dei loro animali, lasciando davanti alla porta acqua e cibo, nella speranza che tanta cura e attenzioni propizino il quantitativo di doni portati dai tre re. A termine del pranzo dell’Epifania, si condivide il Roscón de Reyes, un dolce a forma di ciambella, dove sono nascosti una fava e una statuetta di uno dei Re Magi. Chi troverà il re, verrà incoronato e passerà la giornata come re, mentre chi troverà la fava sarà costretto a pagare il dolce.

Si lavora e si va a scuola

Tradizioni dell’Epifania in Germania

In Germania il giorno dell’Epifania è un giorno come ogni altro, in sospeso tra scuola e ufficio, senza calze, dolci o vecchiette volanti. Rimane solo il risvolto sacro, celebrato nelle chiese durante la Messa dell’Epifania. Solo in Baviera, i bambini si travestono da Re Magi e sciamano da casa in casa cantando canzoni in cambio di dolcetti.

Vita di sempre anche in Inghilterra

tradizioni dell’Epifania pagane

Anche in Gran Bretagna il giorno dell’Epifania è un giorno come tanti. Nessun rito religioso, nessun festeggiamento cattolico. Lasciando perdere tutto ciò che è sacro, gli inglesi seguono i rituali di antiche usanze pagane: l’Epifania corrisponde, infatti, alla Dodicesima Notte (dopo Natale). Si prepara e si recita la commedia di ShakespeareLa Dodicesima notte” enfatizzando i suoi personaggi, creati per riportare l’essere umano ad una dimensione più realistica e morale, o si utilizzano personaggi di fantasia, come l’Holly Man, il folletto dei boschi, per ricordare che la Dodicesima notte è l’ultima notte di festa. Si usa anche consumare il Twelfth Night Cake, un dolce molto decorato con nascosti all’interno un fagiolo, dell’aglio, uno straccio e un pezzetto di legno. Chi troverà il fagiolo sarà il re della giornata, mentre a chi troverà l’aglio sarà il cattivo, lo straccio farà perdere credibilità e reputazione mentre il rametto capiterà al più matto. Insieme al dolce viene servito il Wassail, una bevanda a base di birra calda, molto speziata.

Elfi e streghe

Tradizioni dell’Epifania in Islanda

L’Epifania in Islanda viene chiamata il tredicesimo, poiché da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. Ogni giorno dal primo al tredicesimo, alcuni elfi, figli di una strega molto simile alla nostra befana, vengono a fare visita e scherzi ai bambini. L’ultimo, il tredicesimo, arriva proprio nella notte dell’Epifania, portandosi via tutte le feste.

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Un’allegra vecchietta

nell’Epifania in Russia

La chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio e l’Epifania il 19 gennaio, 13 giorni dopo l’Epifania occidentale. In Russia si celebra il Kreshenie, un bagno nelle acque gelate di vasche, fiumi o laghi, per ricordare il Battesimo di Gesù. Solitamente si scavano nei ghiacci buchi a forma di croce, il famoso foro di Jordan, e poi benedetti da sacerdoti. Chiunque può tuffarsi, senza distinzione di sesso o età o posizione sociale. Ai doni dei bambini ci pensa un’anziana protagonista, simile alla nostra befana, chiamata “Babuschka”, ovvero “nonna”.

Nessun festeggiamento

L’Epifania negli Stati Uniti

Gli Americani non festeggiano questa giornata: nessuna tradizione è stata portata oltreoceano dai vari colonizzatori europei. Solo nel sud, a New Orleans, il 6 gennaio è una data significativa: è l’inizio del carnevale, che terminerà il martedì grasso.

Le tradizioni dell’Epifania

meravigliosa nonnina

La tenerezza della nostra befana però non ha paragoni: una vecchietta che sfida la gravità, nonostante i problemi dell’età e della temperatura esterna, che agilmente si infila negli stretti camini carica di doni e dolci e riparte a cavalcioni di una scopa, merita l’ammirazione di tutto il mondo!

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28 commenti

  1. Il festeggiamento più suggestivo visto per l’Epifania è quello che si svolge in Veneto, quando accendono un falò sul quale bruciano la “vecia” (la vecchia). E poi si sta lì tutti insieme a vederla ardere mentre si beve del vin brulè!

    1. Infatti! La strega che brucia rappresenta le brutture del vecchio anno che vanno eliminate per far posto alle delizie di quello nuovo. La Befana è una tradizione solo italiana: e stranamente non è cattolica, ma pagana.

  2. Io conoscevo solo quella della Spagna perché ho vissuto a Tenerife. Devo dire che per alcune cose molto simile a quella della Francia. Anche le altre sono molto particolari, però mi ha colpito quella della Russia. Un gesto, quello di tuffarsi nelle acque ghiacciate molto profondo.

    1. Il tuffo nel ghiaccio rappresenta la pulizia dell’anima. Un gesto di purificazione che preferirei evitare!

  3. L’ Epifania non l’ho mai festeggiata e dato valore come festa…sarà perché é l’ultima festa dopo un lungo periodo…leggendo il post però mi son sentita quasi in colpa, la dedizione nel celebrarla per alcuni è veramente strabiliante!

    1. In Italia è meno sentita che in altri paesi. Il significato cattolico è passato in secondo piano da noi. La befana è infatti un simbolo pagano.

  4. ho letto di queste tradizioni insieme a mia figlia e ne è rimasta davvero colpita. Qui al di la della calza piena di dolciumi non facciamo granchè per lEpifania, sarebbe bello il prossimo anno passare questa festa in una delle mete da te proposte.

    1. La Spagna è vicina e festosa nel giorno dell’Epifania. E il suo dolce tipico è pazzesco…

  5. Una tradizione che forse non è più sentita come un tempo, perché ricordo che da bambina ricevevo la calza con i dolci da mia nonna, ma forse non è una cosa così diffusa tra i bambini di oggi. Peccato, perché ogni scusa è buona per qualche dolcetto o per il carbone dolce 😉
    Mamma mia che coraggio in Russia per buttarsi nell’acqua gelata!

    1. Ogni scusa è valida per festeggiare un giorno in più!

  6. Non ho mai festeggiato l’Epifania seguendo le tradizioni cristiane. Non essendo amante dei dolci, non ho neanche mai ricevuto calze. In compenso mi attirano molto i rituali del periodo legati alla terra che si facevano in passato!

    1. La nostra befana arriva proprio da quelli: nessuna religione, ma fate pagane che svolazzano sui prati rendendoli fertili.

  7. Mi piace questa carrellata di tradizioni legate all’epifania, una festa che ho sempre amato fin da bambina in attesa di tutti i dolcetti legati alla befana

    1. Io ho sempre odiato il carbone! Durissimo e troppo dolce.

  8. Che bella questa carellata di tradizioni epifaniche! Anche in Slovenia e da noi in Italia nelle zone abitate dalla comunità slovena è ancora viva la tradizione dei Re Magi che visitano le case – ossia ragazzi travestiti da Re Magi. Di solito raccolgono donazioni in denaro che poi vengono devolute in beneficienza.

    1. I Re Magi appaiono un po’ in tutto il mondo e hanno un gran fascino. La vecchia che svolazza sul mondo è una tradizione solo italiana. Mi piacerebbe che si “importassero” un po’ di tradizioni! E soprattutto i dolciumi!

  9. Che articolo interessante! grazie di cuore

    1. Grazie a te! E Buone Feste!

  10. Direi che in Inghilterra anche le tradizioni della dodicesima notte sono andate perse con il tempo. Vivo nel Regno Unito da quasi otto anni ed il 6 Gennaio lo vedono come un giorno normalissimo.

    1. Lo so, ma mi piaceva ricordare questa particolare tradizione. Anche i roghi in Italia non si fanno quasi più.

  11. Molto bello il tuo racconto sulle varie tradizioni dell’Epifania. Io personalmente sono molto affezionata alla nostra vecchietta e alla calza ricolma di dolciumi che era l’ultimo dei tanti regali che ricevevo da piccola durante le feste. Riti pagani legati alla terra e ai suoi frutti mescolati alla simbologia cristiana della “rivelazione” e tante belle tradizioni che è divertente rispettare

    1. Le tradizioni fanno parte della nostra cultura e della nostra storia. Si differenziano infatti per le diverse origini e mantenendole vive preserviamo la nostra identità.

  12. Ovviamente se potessi scegliere il luogo dove festeggiare l’epifania, sceglierei di essere re per un giorno dopo aver mangiato una buonissima fetta di gâteau des Rois

    1. Evviva il re, allora!

  13. Season’s greetings & thanks for sharing, Paola ~ wishing you and yours a Merry Christmas and Happy New Year!!! 🙂

    1. Merry Christmas and Happy New Year to you too!

  14. Libera dice:

    Non ci crederai ma io ho un aneddoto legato al dolce dei Re. Ero a Dublino per il mio compleanno che è a gennaio e non riuscivo a trovare una torta . Meno male poi ho trovato questa pasticceria francese che aveva il dolce in vetrina . Lo trovo ottimo !

    1. Buonissima pasta sfoglia! I francesi se la cavano molto bene con lo zucchero!

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