Un viaggio invernale
nella Sicilia più conosciuta
Vorrei andare in Sicilia in inverno, fuori stagione, non solo per il mare, ma anche per il mare. Vorrei vedere se è così limpido e rassicurante, come nei mesi estivi. Vorrei vedere quelle grandi spiagge e le piccole calette vuote e silenziose, piene solo del rumore del vento e del mare. La Sicilia in inverno potrebbe essere un grande spettacolo di luce e colori. Ma se non ci vado non lo saprò mai.
La Sicilia antica
uno spettacolo esclusivo
Se riuscissi ad andare in Sicilia d’inverno, potrei andare per i templi greci e i boschi sulle pendici dell’Etna, per le cittadine barocche del Val di Noto e i borghi medievali del parco delle Madonie. Vorrei vedere se d’inverno e lontana dal sole abbagliante e dal frinire delle cicale, la Sicilia è sempre così accogliente. Ma credo proprio di si, perché lì i fichi d’india ci sono anche d’inverno e i mandorli a Stromboli sono fioriti già a gennaio.
Sicilia deserta
ma piena di storia
Vorrei andarci in inverno quando cala il sipario sul turismo di massa e il ritmo, i volti e i sapori tornano ad essere quelli che vengono dalla sua storia millenaria. Vorrei respirare l’aria tanto antica da essere fuori dal tempo sbarcando d’inverno a Stromboli, Pantelleria, Alicudi o in uno degli altri paradisi eoliani o passeggiando nella wilderness intatta di decine di aree protette della Riserva dello Zingaro, in provincia di Trapani, a Lampedusa.
Città piene di vita
nel sole invernale
Vorrei gustare l’immobilità e interagire con la volubilità delle città: Palermo e Catania, prime di tutte, che corrono affannate verso il nuovo. Vorrei assaggiare i tesori culinari: pasta di mandorle, cannoli, tante varietà di cioccolato e, soprattutto, vini d’eccellenza, assieme ad arance e limoni. Vorrei andare in Sicilia in inverno per scoprirne l’anima: quello che sta sotto un luogo, un paesaggio, un monumento o la ricchezza delle tradizioni.
Cosa sarà? Voglia di andare altrove, attacco di malinconia o le pubblicità di Dolce e Gabbana turbano i miei pensieri?