Viaggiando si annusa
l’odore delle città
Che profumo ha Parigi? Di cosa sanno i carruggi umidi di Genova, le ramblas di Barcellona o le ruas di Buenos Aires? E ancora, che aroma si respira a Berlino, a Mosca o a Dubai? Di sicuro anche New York trattiene tra i suoi labirinti di grattacieli un odore (buono o cattivo che sia) speciale. Così come le grandi strade di Los Angeles, la Londra multietnica, e la congestionata Hong Kong. A ciascuna metropoli il suo profumo, insomma, di frutta, di alcol o di un fiume. L’odore delle città è una caratteristica imprescindibile e unica. Non è possibile trasformare i profumi in immagini e non si possono catalogare le esperienze olfattive. Alcuni ricordi rimangono latenti e riemergono non appena un profumo (o una puzza) colpisce le nostre narici.
Lode alla puzza
esalta i ricordi
La storia della modernizzazione delle città comprende anche la cancellazione dei suoi odori. Nella Parigi del 18° secolo si poteva camminare ad occhi chiusi e riconoscere i palazzi, botteghe, ponti e persino le persone dal loro odore. Poi il progresso, l’igienica vittoria contro batteri e muffe e l’uso indiscriminato di calcestruzzo grezzo e incolore, ha definitivamente tagliato le ali ai nostri sensi. Si tende a cancellare ogni odore meno gradevole ma genuino per sostituirlo con altri più comuni. E Bangkok perde poesia, così come molti quartieri africani, come a Stone Town a Zanzibar. Anche con gli odori si prova a globalizzare.
Un odore
un ricordo immediato
Siamo subissati di stimoli visivi e uditivi: l’olfatto rimane ancora un territorio personale e puro. Nessuno ha ancora tagliato il cordone che collega la sensazione odorosa con i ricordi. Ci hanno provato alcuni negozi, spruzzando il solito profumo (tra l’altro in vendita) sugli abiti in vendita. Non appena veniamo avvicinati da qualcuno che ha comprato quel profumo ricordiamo immediatamente il brand del negozio. Ma non a tutti piace e quindi l’esperienza può essere controproducente. Se quel profumo viene poi associato a un ricordo sgradevole, non acquisterà più in quel negozio.
Globalizzazione olfattiva
teniamoci la puzza!
Questo è il nostro grande errore, cerchiamo di trasformare tutti gli odori in profumi, avviandoci verso una globalizzazione olfattiva. Perderemo il pungente sentore della metropolitana di New York, le scie di disinfettante di Parigi. L’odore delle città sarà un odore comune, senza carisma e soprattutto senza ricordi. Ci salva solo il fatto che un odore che è buono e che emana ricordi ad una persona può risultare sgradevole per qualcun altro. L’odore di chiodi di garofano, di cannella, di coriandolo o di tabacco possono piacere o disgustare. Così come il profumo di quel negozio. E’ personale, e non si può cambiare.
L’olfatto non si educa
non t’inganna
L’olfatto è uno dei pochi sensi che non si può uniformare. Non lo educhi e non ti inganna. Quell’odore corrisponde a quella città in quel particolare momento di quel giorno della tua vita. E’ una fotografia interna con uno sviluppo fatto di sentimenti e di sensazioni. Non c’è un luogo senza odori e ognuno sceglie il suo da portarsi dentro per sempre.
68 Comments
Veronica 2 Ottobre 2021 at 14:48
Se penso agli odori della città mi vengono in mente quelle del mercato di street food a Londra, il Borough Market, oppure i banchetti a Praga dove poter acquistare il Trdlenik. E ancora l’odore del mare della Sicilia o di Malta. Hai proprio ragione che ogni città ha un odore che ci riporta indietro a viaggi specifici.
paola 28 Ottobre 2021 at 14:33
L’olfatto è un senso acutissimo! Rievoca ricordi positivi e negativi con un solo respiro!
Maria Grazia 26 Novembre 2020 at 6:46
Mi hai riportata in viaggio, spingendomi a riflettere attraverso quali odori ricordo i luoghi. Mi è tornato in mente un hotel in cui ho alloggiato tantissimo tempo fa a Bolzano, nel periodo di Natale, con il suo profumo di arancia e cannella. La menta del tè marocchino. Il durian, che ho anche assaggiato, in Cambogia. E insomma tanti altri luoghi lontani. Ci voleva oggi, che sono ferma, qui, in attesa di ripartire…
paola 29 Novembre 2020 at 22:11
Il durian! Chi si dimentica il durian! Mi manca persino il suo “profumo”! Siamo tutti in attesa di ripartire!
Phil 15 Ottobre 2020 at 22:51
Thanks for sharing!
paola 18 Ottobre 2020 at 23:23
Thank you too!
Beatrice 15 Settembre 2020 at 14:29
E’ vero: ci sono luoghi del mondo che ricordi per il loro odore. Io per esempio sono convinta che l’Africa abbia ovunque un odore molt oparticolare. Lo sento appena scendo dall’aereo e non l’ho ancora annusato da nessuna altra parte.
paola 16 Settembre 2020 at 21:24
L’Africa riesce a coinvolgere tutti i sensi. E’ l’unico continente che non si dimentica!
Clauida 26 Luglio 2020 at 13:17
E’ proprio vero che la puzza e i profumi sono personali: io per esempio odio le arance e per me l’arancia “puzza” invece ci sono un sacco di profumi che aggiungono sentori di agrumi.
paola 26 Luglio 2020 at 19:36
Come per il gusto. Non ci sono regole nè catalogazioni.
Lucy 20 Luglio 2020 at 12:42
Adoro questo post. Mi sono venuti in mente mille odori di città! Il più forte per me è stato a Mosca. Tutto sapeva incredibilmente di cibo, con aneto e altri aromi, una cosa pazzesca! Leggendo il tuo titolo ho pensato subito al durian, e infatti è subito comparsa la foto!
paola 23 Luglio 2020 at 23:42
Il durian è il simbolo degli odori in viaggio! Lode al durian!
giorgianullo 2 Luglio 2020 at 0:11
Mi è capitato spesso di sentire un odore per strada e rievocare improvvisamente un ricordo che non avevo idea di conservare nei cassettini della mia mente. Gli odori, i profumi e (forse soprattutto) le puzze sono fondamentali e i viaggi ne sono pieni!
paola 7 Luglio 2020 at 23:50
Annusi e rimuovi. Ma il tuo naso registra… E’ pazzesco, se ci pensi!
Mariarita 26 Giugno 2020 at 13:22
Bellissimo questo articolo, mi ha spinto a riflettere su questo fronte e mi sono venuti in mente tanti ricordi, belli e brutti. Se penso ad un odore che ha compromesso (forse per sempre) il giudizio su una città, è quello di kebab e di spezie che si respira a Berlino in ogni dove, persino nelle metro. Se invece penso ad un odore che mi rievoca solo sensazioni bellissime, è quello della salsedine nei vicoletti di Sperlonga e in generale dei borghi marini. Se ho bisogno di sentirmi bene, è lì che vado a respirare. E questo è un odore che forse, per me, non si globalizzerà mai.
paola 29 Giugno 2020 at 13:05
Gli odori ti cambiano lo stato d’animo. L’odore della crema pasticcera mi calma perchè mi ricorda l’infanzia: ma l’olfatto è un senso molto personale. Gli odori sono molto personali!
valilu80 23 Giugno 2020 at 20:46
Se penso a un viaggio “olfattivo” subito mi viene in mente La Bouqueria di Barcellona 🙂
paola 24 Giugno 2020 at 12:45
L’olfatto richiama ricordi unici e personali. E’ un peccato che il web si affidi solo alla vista. Sai che meraviglia sentire l’odore del mare dal pc…
Giovanna 23 Giugno 2020 at 14:45
Concordo con te gli odori delle città sono a volte particolari.Posso o essere forti e pungenti o regalarti dolci sensazioni
paola 24 Giugno 2020 at 12:48
E rimangono tra i ricordi. Spesso un odore ci evoca un luogo o un episodio. E’ incredibile, se ci pensi.
Nadia Meriggio 23 Giugno 2020 at 11:15
Quando si viaggia, lo si fa coi tutti i cinque sensi pronti a captare ogni sensazione. Mi è successo di sentire un odore e seguirne la scia per vedere dove mi portava. Sono queste sensazioni a farti piacere o meno un posto, dipende da quanto riesci a sopportare gli stimoli che ricevi.
paola 24 Giugno 2020 at 12:49
La cosa bella è che l’olfatto coglie gli odori in modo del tutto personale. Come il gusto.
Nadia Meriggio 25 Giugno 2020 at 10:02
Esatto! A volte capita proprio di scegliere di mangiare o meno in un certo posto proprio per le sensazioni odorose che si percepiscono entrando!
paola 25 Giugno 2020 at 11:49
Vale anche per i negozi e addirittura le persone. In fondo siamo animali…
Nadia Meriggio 25 Giugno 2020 at 22:22
Il naso non sbaglia! Meglio frequentare persone che odorano di buono!
paola 29 Giugno 2020 at 13:21
Senza il minimo dubbio!
Salvina 23 Giugno 2020 at 10:31
Un viaggio stimola tutti i 5 sensi, per questo si rinasce viaggiando! Io amo l’odore della metropolitana ad esempio..o l’umido delle grotte o gallerie ciclabili…il profumo di pulito nei vicoli dei centri storici…e l’odore di cibo fresco appena cucinato!
paola 24 Giugno 2020 at 12:55
L’olfatto è il senso più evocativo. Senti un profumo e viaggi nel tempo e nella memoria!
Valentina 22 Giugno 2020 at 16:35
Concordo con te! Ogni città ha un suo odore particolare che subito richiama il ricordo di essa. Ho ripensato a quando vivevo a Barcellona, e a tutti i profumi e gli odori del barrio gotico.. Ma anche Londra, che ha un suo effluvio particolarissimo! L’olfatto è davvero importante!
paola 24 Giugno 2020 at 12:56
Se tornerai a Barcellona, quell’odore familiare ti darà tanta felicità. L’olfatto è un senso incredibile!
luisa zambrotta 20 Giugno 2020 at 12:07
Hai proprio ragione: ogni luogo ha un odore che lo caratterizza!
paola 24 Giugno 2020 at 13:00
Anche la casa di ognuno di noi. E’ questo che ci calma quando rientriamo a casa.
luisa zambrotta 24 Giugno 2020 at 13:40
Rita 19 Giugno 2020 at 14:49
I sentimenti, prima di arrivare al cuore … passano per il naso
Bellissimo questo articolo
Un bacio
paola 24 Giugno 2020 at 13:03
Infatti. E’ l’odore di casa nostra a farci rilassare quando rientriamo. Siamo animali: annusiamo…
Rita 19 Giugno 2020 at 14:46
I sentimenti, prima di arrivare al cuore … passano dal naso
Bellissimo questo articolo
Un bacio
raffigarofalo 18 Giugno 2020 at 17:48
Mentre leggevo mi è venuto in mente l’odore della metropolitana di Londra, l’odore del mercato di Stone Town a Zanzibar, l’odore delle chiese di Anversa, l’odore del vino di Barolo… Certi odori non si dimenticano e ci riportano immediatamente nei luoghi dove li abbiamo sentiti.
paola 24 Giugno 2020 at 13:04
L’odore di Stone Town poi, chi se lo dimentica?
Arianna 17 Giugno 2020 at 22:03
Bello questo post in cui ti soffermi sugli odori, in effetti spesso si associano a luoghi e a ricordi, come non ricordare l’odore di Bangkok, le spezie indiane o il profumo di vaniglia del Madagascar
paola 24 Giugno 2020 at 13:05
Si viaggia anche con il naso. Un profumo ti arriva al naso e ti riporta in un luogo. Se ci pensi è bellissimo.
andreazana22 17 Giugno 2020 at 11:58
Un bellissimo articolo super interessante! Mi sono venuti in mente i Souk marocchini, profumi che non dimentichero mai!
paola 24 Giugno 2020 at 13:06
Se pensiamo a quanti profumi e odori diversi sentiamo durante un viaggio. Noi non li ricordiamo, ma il nostra naso si!
ELISA DE PASCALI 17 Giugno 2020 at 11:57
Concordo pienamente con te! Associo ogni viaggio agli odori e sapore! Come dimenticare l’odore permanente delle svariate spezie nelle strade indiane!
paola 24 Giugno 2020 at 13:07
Un odore può calmarti o agitarti, secondo l’esperienza che hai vissuto sentendolo per la prima volta. L’olfatto è un senso molto sensibile.
Angela Coscia 16 Giugno 2020 at 18:48
Articolo molto interessante e ti dirò, mi ha fatto tornare in mente una cosa: associo a Malaga il profumo del frangipane in fiore. L’ho amato.
paola 24 Giugno 2020 at 13:14
I viali di Malaga sono pieni di frangipane e ibiscus. Anche io ne ricordo il profumo.
amberviii 16 Giugno 2020 at 16:23
Parli dei caruggi perchè sei genovese? 🙂 Comunque è tutto vero.. sono dell’idea che olfatto e gusto siano altrettanto importanti nei viaggi quanto la vista!
paola 18 Giugno 2020 at 0:14
Non sono genovese ma ho sposato un ligure che ha frequentato a Genova l’università e che spesso mi porta tra i caruggi a ricordare i tempi che furono… odori compresi!
Silvia The Food Traveler 16 Giugno 2020 at 13:29
Hai assolutamente ragione! L’odore di Londra per esempio, quando cammini per le sue strade, è diverso da quello di qualsiasi altro posto. La cosa bella è poi che a volte capita di sentire un odore/profumo particolare e ripensare a un posto che associamo a quella percezione olfattiva. Per me è un aspetto molto importante perché a distanza di tempo riesco a ricordare l’odore di un determinato posto.
paola 18 Giugno 2020 at 0:13
Può confonderti un’immagine, ma l’odore non mente. L’olfatto è un senso raffinato e sensibile.
ALESSIA 16 Giugno 2020 at 10:45
L’ODORE DI MARRAKECH LO RICORDERÒ PER SEMPRE… È PROPRIO VERO FORSE LE PUZZE TI RIMANGONO PIÙ IMPRESSE, ANCHE PERCHè LAVA E RILAVA TE LA SENTI ADDOSSO PER GIORNI!
paola 18 Giugno 2020 at 0:11
Al ritorno, quando apro le valige, mi fermo a sentirne l’odore. E’ portarsi a casa una nuvola di vacanza.
Beatrice 16 Giugno 2020 at 10:03
Hai proprio ragione, ci sono luoghi che si distinguono per i loro profumi… o per le loro puzze! Eppure non cambierei nulla, perchè anche questo li rende unici. Però sono curiosa di annusare il durian, per fortuna non ho mai avuto l’occasione!
paola 18 Giugno 2020 at 0:10
Se annusi il durian te lo ricordi! Eccome!
anna 16 Giugno 2020 at 9:47
In questo momento mi mancano le maleodoranti città del sud est asiatico…ed il profumo di mare e di bouganville delle isole greche
paola 18 Giugno 2020 at 0:08
Per un po’ mi è mancato anche l’odore della metropolitana di Milano. Finalmente possiamo riaprire le narici sul territorio nazionale…
Eliana 14 Giugno 2020 at 22:40
Forse tra tutti i sensi quello che sfruttiamo di meno è proprio l’olfatto. Eppure ci comunica così tante emozioni, forse più della vista a volte che tende ad ingannarci!
paola 18 Giugno 2020 at 0:05
Infatti. Ed è quello che evoca più ricordi.
Lisa Trevaligie-Travelblog 12 Giugno 2020 at 20:34
Io viaggio soprattutto con l’olfatto. Ogni odore mi riporta in qualche luogo del mondo. L’aria di scirocco, con quelle note salmastre, mi porta sulle coste delle sicilia, come il profumo del mughetto mi ricorda le splendide spiagge della costa basca. E’ vero che ogni odore lo porti nel cuore per sempre.
paola 14 Giugno 2020 at 22:32
Ma anche le puzze smuovono i ricordi! Teniamoci anche quelle!
Simona 12 Giugno 2020 at 19:47
Non avevo mai pensato all’odore delle città in questo senso. Mi ci hai fatto riflettere moltissimo. Tra l’altro ho sorriso perché di Stone Town mi sono venuti in mente subitissimo due odori opposti: quello forte quasi da lasciare senza fiato del mercato del pesce e quello pungente ma più piacevole nonostante le infinite sfumature, del mercato delle spezie. Credo che da adesso in poi farò molto più caso agli odori, di qualsiasi tipo siano!
paola 14 Giugno 2020 at 22:29
Gli odori li ricordi anche se non ci fai caso, ce ne accorgiamo solo quando un odore simile ti arriva al naso. Io ricordo benissimo anche l’odore del legno di Zanzibar.
Cristina 12 Giugno 2020 at 18:32
Hai proprio ragione, ad ogni odore associo una destinazione! Io sono abbastanza malata x questa cosa…sai che in ogni viaggio porto crema e bagnoschiuma di una profumazione diversa proprio per poi ricordarmi quella meta?!!!
paola 14 Giugno 2020 at 22:26
Anche io ho spesso questi dejavu stappando bottiglie di bagnoschiuma o crema per il corpo. Sono ricordi anche questi!
antomaio65 12 Giugno 2020 at 11:47
Quanta verità nelle tue parole! L’odore inconfondibile della metro di New York…. e quello dei traghetti della Grecia? Teniamoci gli odori che proustianamente, ci riportano indietro nel tempo in una situazione già vissuta. Sai che io penso che anche le case abbiano un odore, riconoscibile quando vi si entra.
paola 14 Giugno 2020 at 22:23
Ognuno di noi ha un odore, e i nostri amici animali lo sanno. Gli odori sono importantissimi!
Teresa 12 Giugno 2020 at 11:00
Purtroppo posso apprezzare il tuo articolo solo entro certi limiti, visto che io ho un olfatto praticamente inesistente. Riesco a sentire gli odori solo se sono particolarmente forti!
paola 14 Giugno 2020 at 22:21
Neppure il durian? Non ci credo! Non esiste un naso insensibile al durian!